Gli investimenti delle grandi in Internet of Things

Chi diventerà leader? I movimenti strategici delle multinazionali attorno al futuro dell’IT.

Durante il Consumer Electronics Show di Las Vegas di inizio anno, i nomi più importanti del mondo digitale tra i quali Intel, Samsung e Firefox, oltre a realtà meno attese come le Poste francesi, hanno annunciato i propri piani di integrazione dell’ecosistema della IoT (sul nostro blog: I grandi sopra l’Internet of Things).

La maggior parte dei progetti riguardava la ricerca e sviluppo oppure apparecchi e app per l’utente finale, come wearable e applicazioni di smart home. Da allora grossi nomi come Microsoft, Amazon e Facebook hanno annunciato il lancio di piattaforme per l’Internet delle cose.

Azure IoT Suite

Microsoft ha aggiornato la propria piattaforma cloud con un servizio specifico per la IoT: Azure IoT Suite è progettata per aiutare le aziende a controllare i dispiegamenti di apparecchi connessi. I servizi compresi sono pensati per facilitare la messa in opera di sistemi di monitoraggio remoto, gestione degli asset e manutenzione predittiva, ma c’è ampio spazio di personalizzazione per esigenze specifiche di ogni settore, con un modello di tariffazione semplice. Anche il prossimo Windows 10, che supporta un’ampia gamma di sensori, fa parte dell’offensiva IoT di Microsoft. La beta sarà disponibile nel corso di quest’anno.

2lemetry: Amazon Web Services spinge sui Big Data

Amazon ha recentemente acquisito la piattaforma di sviluppo IoT 2lemetry come parte della propria strategia per fornire una soluzione universale di storage e gestione dati. Questa nuova aggiunta alla divisione servizi cloud di Amazon offrirà alle aziende una soluzione di elaborazione istantanea, agnostica rispetto ai protocolli e allo hardware.

HP e IBM puntano sulla Internet of Things

IBM ha risposto alle mosse del resto del mercato con l’investimento di tre miliardi di dollari in quattro anni per sviluppare una nuova unità per la Internet of Things e realizzare una piattaforma aperta basata su cloud per aiutare clienti e partner dell’ecosistema a costruire e dispiegare soluzioni e servizi IoT su larga scala. IBM concentrerà i propri servizi su energia e impianti energetici, smart building, assicurazioni, trasporti e manutenzione.

HP ha similmente lanciato una piattaforma IoT verticale per l’analisi e la manipolazione dei dati, inizialmente per l’industria energetica. HP Energy Management Pack offre misurazione istantanea dei consumi mediante misuratori smart e ottimizzazione della spesa energetica di elettrodomestici in funzione di utilizzo, temperatura, condizioni di luce e tariffe.

L’offerta di marketing ultraconnesso da Adobe

Adobe ha potenziato i propri servizi IoT con Adobe Marketing Cloud e un kit dedicato di sviluppo. Il kit apre alle aziende la possibilità di acquisire informazioni di valore sul comportamento degli utenti analizzando le loro interazioni con prodotti e contenuti digitali compiute attraverso qualsiasi apparecchio in qualunque posizione, il tutto a partire da GPS, beacon e schermi interattivi posizionati nei punti vendita. Lo scopo della soluzione è utilizzare i dati per offrire una esperienza cliente multipiattaforma e personalizzata.

Parse da Facebook

Parse, una suite strumenti di sviluppo di software back-end prodotta da una startup e acquista da Facebook nel 2013, è in via di allargamento e permetterà di creare app IoT per mezzo di kit di sviluppo che facilitano notifiche e acquisizione di dati. Riguarderà soprattutto elettrodomestici smart come termostati, fotocamere, rilevatori di fumo e porte connesse. Questa soluzione serve a Facebook per rivaleggiare con piattaforme concorrenti come HomeKit di Apple e Google Nest.